Saper riconoscere i sintomi di alcuni dei disturbi di salute più diffusi è molto importante, poiché questo agevola l’intervento da un punto di vista medico e sanitario. Certe volte è sufficiente agire in via precauzionale oppure con la somministrazione di farmaci, altre volte – a seconda dei casi – si può sviluppare una corretta routine assuntiva a base di Cbd (cannabidiolo, un metabolita della cannabis sativa) per ottenere dei benefici.
E’ il caso della sinusite, ovvero una fastidiosa infiammazione della mucosa che va a colpire i seni paranasali. Questo disturbo può fare la sua comparsa e svilupparsi in conseguenza di un raffreddore – di solito la sua natura è virale – anche se non bisogna escludere la possibilità di un legame con infezioni fungine oppure di tipo batterico. Nel caso in cui la situazione con il tempo dovesse diventare cronica si può anche arrivare a un intervento chirurgico, con l’obiettivo di drenare e dare sollievo ai seni paranasali.
Gli studi relativi agli effetti del Cbd in presenza di sinusite sono frenetici e in corso: si ritiene infatti che i risvolti terapeutici dovuti al legame tra sistema endocannabinoide dell’organismo e risposta infiammatoria risulteranno sempre più interessanti. Il motivo è presto detto: il trattamento della sinusite vede l’intervento – per la gran parte dei casi – di farmaci antibiotici, prescritti dal medico. Un utilizzo eccessivamente prolungato dei farmaci antibiotici, però, è da sconsigliare ed ecco perché ricercatori e scienziati hanno iniziato a percorrere strade alternative – concentrandosi sul sistema endocannabinoide – per contrastare questo fastidioso disturbo e curare sinusite senza antibiotici.
I sintomi della sinusite: ecco come riconoscerli
Abbiamo accennato al fatto che la sinusite può comparire a seguito di infezioni o per cause virali, ad ogni modo sarà corretto aggiungere e precisare che vi sono anche determinate condizioni di tipo anatomico in grado di favorire la comparsa del disturbo: una predisposizione ‘naturale’. Qualche esempio? La deviazione del setto oppure l’ipertrofia dei turbinati nasali. Può inoltre accadere che un’allergia sfoci nel tempo in una sinusite.
Per quanto riguarda la sintomatologia, bisogna dire che il primo e principale campanello d’allarme è rappresentato dal frequente mal di testa. Questo si accompagna alla comparsa di altri sintomi, tipici anche del raffreddore:
- difficoltà nella respirazione;
- lacrimazione insolita;
- scarsità di olfatto;
- catarri.
Sono in molti a soffrire di emicranie e cefalee ma questo non vuol dire che dietro ciascuna di queste si stia nascondendo un principio di sinusite. Il mal di testa tipico di quest’ultima, infatti, si caratterizza per essere estremamente pesante e consistente: un dolore molto forte, come se un macigno fosse poggiato in corrispondenza degli occhi e dei seni paranasali in particolare. Come si fa a stabilire se la condizione sta diventando cronica? Oltre a tenere presente l’indicatore del mal di testa da sinusite, bisogna sapere che in certi casi la condizione clinica può avere una durata di qualche mese (in questo caso si parla di situazione ‘acuta’). Ma nel momento in cui si superano i tre mesi, allora si inizia a parlare di individuo con una sinusite ‘cronica’.
I benefici del Cbd e i suoi effetti antinfiammatori
Tra le più importanti caratteristiche che rendono il Cbd una sostanza dai potenziali sviluppi per sinusite trattamento – e senza dubbio interessante sotto diversi punti di vista – c’è la capacità di attivare i recettori del nostro sistema endocannabinoide. E, in particolare, i recettori del sistema immunitario. La riduzione dell’infiammazione è infatti un aspetto in relazione al quale il Cbd sembra essere particolarmente efficace.
Gli studi in corso relativamente alle risposte infiammatorie dovute a malattie respiratorie sono molto promettenti. Come curare la rinosinusite? In buona sostanza, i sintomi e il livello di gravità di quest’ultima sono strettamente connessi alla risposta infiammatoria e – stando agli scienziati – il ruolo del sistema endocannabinoide potrebbe essere cruciale per gestire questa risposta. Con l’ausilio del Cbd, si potrebbero stimolare determinati recettori in grado di assicurare la miglior risposta e dunque ridurre l’infiammazione conseguente alla comparsa della sinusite.
Le potenzialità del Cbd per sinusite sono davvero molto interessanti, ecco perché la ricerca ferve e punta con decisione ad arrivare a conclusioni sempre più apprezzabili anche – e soprattutto – per stabilire quale sia il corretto dosaggio della sostanza. Mentre gli studi proseguono e la ricerca macina risultati per comprendere come curare la sinusite, emerge con sempre maggior chiarezza quanto quello con i cannabinoidi si qualifichi come un trattamento innovativo e performante. Sempre tenendo presente che, in situazioni simili, non esiste un unico e sempre valido approccio per qualsiasi situazione.