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Sindrome premestruale, i benefici del Cbd

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Ci sono certi giorni del mese durante i quali la maggior parte delle donne risulta irritabile e intrattabile. Il riferimento è a uno stato emotivo tipico di quella parte di universo femminile che si trova nell’età fertile: viene definita sindrome premestruale (spesso indicata con l’acronimo SPM) e racchiude una serie di sintomi – sia di tipo psicologico che fisico – i quali iniziano a comparire nei giorni immediatamente precedenti l’inizio del ciclo, per terminare (finalmente) con il suo arrivo. Lo spettro dei sintomi è davvero ampio e comprende

  • sbalzi di umore;

  • stanchezza;

  • crampi;

  • gonfiore addominale;

  • insonnia.

Non tutti compaiono in contemporanea e per alcune donne se ne presentano solo alcuni, mentre per altre addirittura nessuno. In generale, quando arrivano i giorni prima dell’inizio del ciclo la vita di milioni di donne si complica letteralmente: la prima regola è evitare di irritarle più del dovuto, in fin dei conti è solo questione di pochi giorni. I sintomi di questo disturbo si manifestano più o meno dopo l’ovulazione (nella fase cosiddetta ‘luteale’), una settimana prima che il ciclo abbia inizio.

Occorre pensare a una strategia a tutto tondo per riuscire a dominare e ridurre tale sintomatologia complessa: l’ideale è ricorrere a una sostanza come il Cbd, un metabolita della cannabis sativa, perfetto per agevolare gli stati di relax. Seguire un percorso che punta al rilassamento dell’organismo nel suo complesso è una scelta intelligente, da abbinare a una costante attività fisica e a un corretto riposo. Insomma, il binomio Cbd e sindrome premestruale sembra davvero vincente.

L’importanza di una corretta gestione dei sintomi

La gestione dei diversi sintomi è complessa e molto spesso capita di sentirsi quasi sopraffatte da una sensazione di impotenza verso di essi. Prima di proseguire sarà utile approfondire quali cause possono essere alla base della comparsa della sindrome premestruale. In primis il riferimento è a un abbassamento del livello di quelle sostanze come la serotonina, ritenute essenziali per il benessere dell’organismo (mangiare un po’ di cioccolato di tipo fondente potrà scongiurare un eccessivo abbassamento dei livelli di serotonina). Inoltre tra i responsabili di questa diffusa spossatezza bisogna annoverare, assieme a una carenza dal punto di vista vitaminico, anche lo squilibrio che si crea nel rapporto tra progesterone ed estrogeni. Un diverso ricambio idrosalino può portare a un calo di magnesio, che dà il via libera alla comparsa di fastidiosi crampi e mal di testa.

L’assunzione di Cbd allevia la sensazione di disagio

L’universo femminile è – per sua essenza – articolato e complesso, affascinante e fitto di sfaccettature: nel periodo strettamente connesso al ciclo mestruale si vive su una montagna russa guidata dagli ormoni e gestire il tutto non è sempre facile. Gli aspetti psicologici sono punti focali nella quotidianità delle donne, gli stessi che vengono colpiti e messi alla prova dalla sindrome premestruale. Anche se, per fortuna, sono in molte a sperimentare sintomi solo lievi è importante sapere come intervenire. Soprattutto perché nel corso del tempo i sintomi possono variare e bisogna imparare a fronteggiarli per non subire un’alterazione delle attività quotidiane.

La scelta di ricorrere all’assunzione di Cbd, o cannabidiolo, se non può alleviare in via diretta la sindrome premestruale può senza dubbio agire sui sintomi che una simile condizione scatena nella donna, sia a livello psicologico che fisico (per esempio le alterazioni improvvise dell’umore così come i crampi addominali, l’ansia e gli stati depressivi temporanei). Non ci troviamo di fronte a una cura miracolosa, panacea d’ogni male, resta il fatto che il Cbd si offre quale sicuro ed efficace antidolorifico e antinfiammatorio.

Rilassare l’organismo è la prima cosa, ma anche facilitare l’arrivo del sonno buono è importante per consentire di superare lo stato di disagio. Il ciclo sonno-veglia si normalizza grazie all’assunzione di Cbd e l’insonnia, i risvegli intermittenti o anticipati lentamente si affievoliscono. L’aumento delle ore di riposo consente anche un incremento dell’attenzione durante il giorno. L’azione antidepressiva della molecola potrà poi rivelarsi utile soprattutto in presenza di sbalzi d’umore importanti, tipici del periodo legato al ciclo mestruale. Studi definitivi sono ormai all’orizzonte, ad ogni modo è bene valutare la propria situazione assieme a un medico. Anche dedicarsi a un corretto e costante esercizio fisico potrà essere utile per attenuare i sintomi della SPM.

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