Il 15 agosto di 250 anni fa nacque il protagonista della prima fase della Storia contemporanea europea: il politico e generale francese Napoleone Bonaparte.
Le curiosità su Napoleone si sprecano: è noto per esempio che questo gigante della Storia era alto (solo) 168 – 169 cm e che lui avesse un vero e proprio complesso dell’altezza. In realtà, per i tempi, era assolutamente nella media. Così come è abbastanza risaputo che aveva un tic, che consisteva nel sollevare frequentemente e rapidamente la spalla destra. Non se ne rendeva conto, ma disturbava le persone che prendevano suo questo gesto come un segno di fastidio. Immaginiamo, però, che sia la prima volta che ti capita di leggere accostati i due vocaboli – o meglio, un nome e un sostantivo – Napoleone e cannabis.
Cosa c’entrano Napoleone e la cannabis? Prova a pensare a soldati lontani da casa, stremati e con il morale sotto i tacchi, a una grande calura, alla carenza di acqua, e forse solo così riuscirai a comprendere l’immenso desiderio di oblio di costoro, e il loro ricercarlo attraverso l’uso di sostanze stupefacenti.
Continua a leggerci: stai per entrare nel vivo della Campagna d’Egitto e scoprire il rapporto Napoleone e cannabis!
Napoleone e cannabis: Bonaparte il primo proibizionista della sostanza?
Nella guerra di Francia napoleonica contro l’Inghilterra (1800), Napoleone decide di occupare l’Egitto, per tagliare la rotta dell’India britannica. La Gran Bretagna è inespugnabile grazie alla sua flotta, quindi il Generale si risolve ad attaccarla in Egitto ed è così che inizia la sua carriera mondiale come conquistatore dell’Egitto.
Prima di entrare nel cuore del tema Napoleone e cannabis, devi sapere in via preliminare che c’era una lunga tradizione di hashish in tutto l’Oriente, dalla Siria all’Egitto, dal secolo XI.
Tra le truppe di Napoleone Bonaparte che invadono l’Egitto nel 1789 vi è anche un gruppo di studiosi e scienziati il cui compito è quello di recuperare e studiare i resti archeologici. È per per puro caso che un tenente di nome Bouchard scopre la Stele di Rosetta – la celeberrima pietra si trova oggi al British Museum – che contiene iscrizioni in geroglifici egizi, scrittura demotica e testi in greco antico: l’antico egizio può finalmente essere tradotto e la sua storia compresa. Nel gruppo ci sono, tuttavia, anche altri scienziati, che hanno lo scopo di studiare il paese e la sua gente. Scoprono, così, che gli autoctoni fanno uso di hashish e, incuriositi dalla loro esperienza, mandano campioni in Francia in modo che i loro colleghi possano condurre esperimenti più approfonditi nei laboratori.
Eccoci finalmente allora a Napoleone e cannabis: scusaci, ma era necessario darti un quadro – per quanto sommario – della situazione. Ebbene, a quanto pare durante la lunga occupazione del suolo egiziano i soldati francesi usano la cannabis per calmare la loro nostalgia e infelicità e Napoleone – notando il danno causato dalla sostanza ai suoi uomini, più volte attaccati poco dopo il loro arrivo in Egitto – prende di conseguenza la decisione di vietare di fumare semi di canapa, nonché quella di vietare l’uso di un liquore forte fatto da alcuni musulmani con una certa erba chiamata hashish.
Napoleone e cannabis: Bonaparte ha davvero creato la prima legge anti-marijuana nella storia moderna durante la sua campagna militare in Egitto?
Per quasi un secolo studiosi e storici hanno detto ai loro lettori che vi era uno stretto rapporto Napoleone e cannabis, ossia che nell’ottobre del 1800 Napoleone Bonaparte avrebbe approvato un divieto ufficiale della cannabis in tutto l’Egitto, dopo averne osservato personalmente l’uso sfrenato fatto dagli egiziani e dai suoi soldati.
Per la maggior parte degli storici di droga e proibizione, il divieto di hashish dell’ottobre 1800 segna la prima legge antidroga nella storia moderna e quindi il punto di partenza per le storie di droga e proibizione nel mondo occidentale.
Ma è davvero così? Napoleone e la cannabis sono realmente così connessi? A dirla tutta, nell’ottobre del 1800 Napoleone non è in Egitto né è il generale in capo dell’Esercito francese d’Oriente che tenta di colonizzare il paese: frustrato dai suoi ripetuti ostacoli in Egitto, infatti, Napoleone abbandona l’Esercito d’Oriente nell’agosto del 1799 e parte per la Francia per iniziare la sua ascesa al potere. Il comando in Egitto passa a Jean-Baptiste Kléber, uno dei generali più celebri della storia francese, fino a che costui non viene ucciso nel 1800. Dopo l’assassinio di Kléber, assume la carica di Generale in Capo Jacques-François ” Abdallah” Menou. Quando costui approva l’embargo dell’hashish in Egitto all’inizio dell’Ottocento, il primo console Napoleone si trova a Parigi, a circa 3200 chilometri di distanza.
Con molta probabilità, dunque, Napoleone e la cannabis poco hanno da spartire: una lettura attenta della corrispondenza ufficiale tra Parigi e Alessandria per tutto il 1800 rivela che Napoleone non ha alcun coinvolgimento o addirittura conoscenza del divieto di hashish in Egitto approvato da Menou in ottobre!