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World heart day: la cannabis abbassa la pressione? Scoprilo con noi!

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A causa delle malattie cardiache, nel mondo ogni anno si perdono 17,5 milioni di vite. In occasione della Giornata mondiale del cuore – che si celebra il 29 settembre di ogni anno a partire dal 2000 – si intende sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di ridurre al minimo i fattori di rischio. L’ipertensione è il principale fattore di rischio per le malattie cardiache. 

La pressione sanguigna può aumentare sotto stress, ma alcune ricerche suggeriscono che la cannabis abbassa la pressione, o meglio, che una piccola quantità di CBD possa ridurre il picco:

  • In uno studio del 2009, per esempio, i ratti sono stati sottoposti a una situazione stressante che ha causato un aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca: una dose di CBD ha abbassato sia la prima, sia la seconda;
  • In un altro studio del 2017 – sempre avente ad oggetto la questione se la cannabis abbassa la pressione   i volontari umani sani sono stati sottoposti a stress e quindi hanno ricevuto una dose di CBD. Ebbene, Il CBD ha abbassato la pressione sanguigna, rispetto ai volontari trattati con un placebo. 

Anche se sono necessarie ulteriori ricerche per affermare con certezza che la cannabis abbassa la pressione, il CBD ha già rivelato di essere utile per abbassare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca sotto stress. 

La cannabis abbassa la pressione e quindi produce i medesimi risultati testé citati – in condizioni non stressanti? Ebbene, poiché mancano completamente in proposito le prove, consulta il tuo medico prima di assumere il CBD se hai la pressione alta.

In che modo la cannabis abbassa la pressione e il CBD può quindi essere utile nelle malattie cardiache?

Se ridotta ai suoi elementi più elementari, la malattia cardiovascolare è identica a tante altre, in quanto è una malattia infiammatoria: i vasi sanguigni possono infiammarsi proprio come altri tessuti del corpo, limitando il flusso sanguigno e potenzialmente bloccando le vie vitali, causando un infarto o un ictus. L’ipertensione è un sintomo di questa infiammazione: i vasi sanguigni si restringono quando si infiammano, costringendo il sangue attraverso le aperture più piccole a pressioni sempre più alte, un po’ come mettere il pollice sulla bocca di un tubo da giardino. Ciò non solo sollecita le pareti dei vasi sanguigni, ma sollecita anche il cuore, che deve lavorare di più per pompare il sangue attraverso il sistema costretto e infiammato. Questo è uno dei motivi per cui l’aspirina è comunemente prescritta come misura preventiva per le persone che si avvicinano alla mezza età, il momento della vita in cui ci aspettiamo che insorgano malattie cardiovascolari. L’aspirina agisce, infatti, in due modi principali per aiutare a scongiurare le malattie cardiache: è un fluidificante del sangue – il che significa che rende meno probabile che il sangue si coaguli nei vasi sanguigni e produca un attacco di cuore – ed è anche un antinfiammatorio che aiuta a ridurre l’infiammazione all’interno dei vasi sanguigni, infiammazione che contribuisce, appunto, ad aumentare la pressione. 

In che modo la cannabis abbassa la pressione? Il CBD è un potente antinfiammatorio che ha dimostrato di rilassare i vasi sanguigni stessi. Inoltre Il CBD riduce anche la risposta cardiovascolare a diversi tipi di stress, il che significa che può aiutare a regolare la frequenza cardiaca e a ridurre il rischio di un evento cardiaco improvviso. 

La cannabis abbassa la pressione anche grazie agli effetti ansiolitici del CBD, che possono giovare alla salute cardiovascolare diminuendo la risposta cardiaca allo stress.

In conclusione, i potenti effetti anti-infiammatori e ansiolitici del CBD possono offrire importanti benefici al sistema cardiovascolare, riducendo il rischio di infarto e ictus. 

In altri termini la cannabis abbassa la pressione poiché il CBD può svolgere alcune delle funzioni dei farmaci comunemente prescritti per lenire l’infiammazione e ridurre la pressione sanguigna.

E per quanto riguarda invece, il rapporto marijuana/tachicardia?

Per completezza di informazioni – anche se sul sito di Pura trovi solo prodotti a base di cannabis light, legale al 100% – ci basta ricordare che spesso le persone che fanno uso di marijuana sottolineano una stretta correlazione marijuana-tachicardia.

In effetti la marijuana aumenta la frequenza cardiaca, cioè il numero di battiti cardiaci al minuto, e aumenta l’aritmia cardiaca se la persona ne è incline. In altri termini, quello tra marijuana/tachicardia è un rapporto di causa-effetto reale e concreto, non una tua allucinazione! Secondo uno studio della Georgia University di Atlanta, chi consuma marijuana rischia ben tre volte di più la morte dovuta a ipertensione rispetto a chi non ne fa uso e, se il suo consumo continua, il rischio aumenta ogni anno di più. 

Dato che, come abbiamo visto, la cannabis abbassa la pressioneparliamo di quella light ovviamente – forse è arrivato il momento di cominciare a pensare al CBD, che ne dici?

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