Se hai effettuato lunghi viaggi aerei, attraversando diversi fusi orari, sai di cosa stiamo parlando; se invece ti stai apprestando a partire, potresti essere curioso di sapere cos’è esattamente l’effetto jet lag. Ebbene, come possiamo descriverti l’effetto jet lag in modo semplice e chiaro? Prova a pensare che tutti noi abbiamo un sistema che mantiene un ritmo interno – l’orologio circadiano – la cui sede è nell’ipotalamo, una parte del cervello inferiore. Gli occhi inviano segnali all’ipotalamo per capire se è chiaro o scuro. Sulla base di queste informazioni, ordina all’epifisi – o ghiandola pineale – posta nei suoi pressi, di iniziare o interrompere la secrezione dell’ormone che regola lo stato del sonno o della veglia. Questo ormone si chiama melatonina ed è secreto quando l’ambiente è buio. Più melatonina contiene il tuo corpo, più sarai assonnato. Quando si viaggia in aereo attraverso più fusi orari, si entra in un mondo in cui tutto avviene nel momento sbagliato; l’ipotalamo registrerà le nuove indicazioni di luce e regolerà l’orologio, ma questo aggiustamento di solito richiede uno o due giorni. Questo intervallo di tempo è noto come effetto jet lag.
Come si manifesta la sindrome da jet lag: gli effetti fisici più comuni.
Premesso che non vi è alcun rischio di soffrire della sindrome da jet lag quando si viaggia verso nord o sud e che in caso di viaggio da da est a ovest o viceversa si verifica solo durante i voli a lunga distanza – almeno due fusi orari -, vediamo insieme quali sono i principali disturbi di cui potresti soffrire a causa dell’effetto jet lag.
I principali effetti del jet lag – i più comuni effetti fisici – consistono in:
- Apatia;
- Sonnolenza diurna;
- Difficoltà di concentrazione;
- Stanchezza;
- Insonnia;
- Irritabilità.
Altri sintomi come naso chiuso, muscoli indolenziti, caviglie gonfie, mal di testa, nausea non sono causati dalla sindrome da jet lag, bensì dal viaggio aereo in sé e di solito scompaiono poco dopo l’atterraggio, cioè…quando inizia l’effetto jet lag! Isn’t it ironic, come cantava qualche anno fa Alanis Morrissette?
La sindrome da jet lag sintomi ne ha, di entità più o meno lieve come hai visto, anche se non è necessariamente detto che tu debba soffrirne. Quasi certamente, invece, proverai quello che è il principale sintomo dell’effetto jet lag, ovverosia la sensazione che tutto stia accadendo nel momento sbagliato: avrai la sensazione che sia sempre o troppo presto o troppo tardi per pranzare o cenare e per andare a letto, a seconda che il viaggio sia stato verso est o verso ovest. Per viaggi di due ore o meno, generalmente non si avverte alcun effetto jet lag: i viaggiatori, infatti, iniziano ad adattarsi non appena atterrano; negli altri casi sono necessari un giorno o due di sistemazione – a volte di più, a seconda della distanza percorsa e del numero di fusi orari attraversati – per riprendersi dalla sindrome da jet lag.
L’olio di CBD può essere utile per contrastare gli effetti del jet lag? Una testimonianza concreta.
In mancanza di studi scientifici importanti sull’argomento, ci limitiamo a segnalare l’esperienza di un viaggiatore. La nostra anonima fonte ci riferisce di aver seguito i consigli di tentare di combattere la sindrome da jet lag restando alzato fino all’ora di andare a letto, non facendo il pisolino se stanco e provando ad entrare nel ritmo del sonno il più velocemente possibile adattandosi al nuovo fuso orario. Tuttavia gli è sempre sembrato che gli sgradevoli effetti del jet lag perdurassero a lungo dopo il volo. Almeno finché non ha provato l’olio di CBD.
Sapendo che l’olio di CBD regola e potenzia il sistema endocannabinoide – che è il sistema che disciplina una varietà di processi cognitivi e fisici nel corpo tra cui l’appetito, il dolore, l’umore, la memoria e il sonno – ha pensato che sarebbe stato un buon modo per affrontare un problema come l’effetto jet lag. Ebbene, su di lui ha funzionato! Egli attesta che da quando assume olio di CBD in caso di lunghi viaggi internazionali ha provato zero effetti del jet lag ed è quasi certo che l’olio di CBD abbia contribuito a compensare i sintomi della sindrome da jet lag.
Come puoi facilmente capire, quella che ti abbiamo riportato è soltanto un aneddoto e una storia personale. Al momento attuale, in mancanza di studi scientifici che affermino che il CBD può essere efficace nel trattamento della sindrome da jet lag, possiamo solo invitarti a rivolgerti al tuo medico per chiedere a lui tutte le informazioni indispensabili su come poter affrontare l’effetto jet lag, nonché a rimanere in contatto con noi: non mancheremo di aggiornarti qualora vi fossero importanti novità riguardo alla sindrome da jet lag e alla sua possibile cura con l’olio di CBD!