Prima di vedere che rapporto ci sia – o potrebbe esserci – tra CBD e Disturbo da Stress Post Traumatico, riteniamo utile, oltre che necessario, dare una definizione di Disturbo da Stress Post Traumatico. Ebbene, comunemente identificata con la sigla PTSD – post traumatic stress disorder – tale sindrome è presente nel DSM – il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali – per indicare una serie di sintomi provocati dall’esposizione ad uno shock. Questi inducono stati patologici di tipo traumatico che sono stati catalogati e raggruppati in una serie di eventi: guerra, torture, stupri, catastrofi naturali.
Pensa che tale sindrome, nata sotto l’esigenza di individuare un disturbo entro cui descrivere – e quindi risarcire – i disturbi dei veterani di guerra statunitensi, era precedentemente chiamata nevrosi di guerra ed è, oggi, una delle condizioni per cui negli USA viene favorito l’accesso all’uso terapeutico di cannabis. Anche il ministero della Sanità italiano ha identificato questo disturbo, in una lista di qualche anno fa, come eligibile di cure a base di cannabinoidi. Vediamo allora subito che relazione potrebbe esserci tra CBD e PTSD.
CBD e PTSD: in che modo il CBD agisce in coloro che soffrono di PTSD.
Il CBD è un composto non psicoattivo che viene estratto dalla pianta di canapa e che è ampiamente studiato e utilizzato per i suoi potenziali benefici per la salute.
In particolare si è visto che gli effetti cannabis immediati – gli effetti del CBD nello specifico – riguardano differenti patologie, come per esempio:
- epilessia
- ansia
- acne
- dolore cronico
- depressione
- glaucoma
- insonnia
- morbo di Parkinson
- spasmi muscolari
Recenti studi clinici hanno dimostrato che la cannabis effetti immediati può averne anche nel trattamento dei sintomi del disturbo post-traumatico da stress.
In che rapporto sono, più nello specifico, CBD e PTSD? Numerosi studi hanno dimostrato che la canapa è un integratore efficace per ridurre i sintomi del PTSD quali l’ansia e la paura. Le attuali terapie farmacologiche per il PTSD si sono dimostrate inefficienti, oltre a causare notevoli effetti collaterali.
Gli effetti cannabis immediati – gli effetti terapeutici – derivano dalla sua interazione con il sistema endocannabinoide. Il CBD si lega a determinati recettori endocannabinoidi che stimolano il sollievo dall’ansia, che è un sintomo principale del PTSD.
Studiando nel dettaglio il rapporto tra CBD e Disturbo da Stress Post Traumatico, i ricercatori hanno scoperto che le persone con PTSD avevano livelli più bassi di anandamide – un composto cannabinoide endogeno – rispetto a quelli che non mostravano segni di PTSD. Questa carenza di cannabinoidi spiega come l’integrazione con il cannabidiolo estratto dalla canapa possa aiutare a combattere la carenza medesima e spiega, quindi, in che relazione possano essere CBD e PTSD.
CBD e Disturbo Da Stress Post Traumatico: come il CBD interagisce con la memoria negativa.
Il CBD può influenzare in modo significativo il modo in cui conserviamo i ricordi, motivo per cui i ricercatori hanno esaminato la relazione CBD e PTSD, per cercare di capire se il cannabidiolo può essere un potenziale trattamento per il PTSD e altri disturbi incentrati su memorie negative.
Il sistema endocannabinoide del corpo svolge un ruolo critico nella regolazione emotiva, nonché nel consolidamento e nel recupero della memoria. A causa del modo in cui il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide, i ricercatori hanno scoperto che il CBD può influenzare le nostre emozioni riguardo ai ricordi e al modo in cui li formiamo e li conserviamo e questo potrebbe essere straordinariamente vantaggioso per coloro che vivono con PTSD.
In che modo CBD e Disturbo Da Stress Post Traumatico potrebbero essere correlati? Quando il cannabidiolo viene introdotto nel corpo – attraverso l’inalazione, l’ingestione orale o transdermicamente (attraverso la pelle) – attiva il CB1 e il CB2, due recettori dei cannabinoidi nel sistema endocannabinoide. Ciò ha effetti a catena in tutto il sistema nervoso centrale: viene, per esempio, aumentato il piacere e alterata l’elaborazione della memoria; contemporaneamente i cannabinoidi bloccano il recupero della memoria traumatica. In altre parole, il corpo sperimenta un aumento del piacere mentre la memoria traumatica è bloccata, consentendo alla persona di provare meno ansia per il trauma durante un evento di ri-esperienza.
Con queste premesse, il rapporto tra CBD e PTSD sarà certamente oggetto di futuri studi, anche per il minor numero di effetti collaterali del cannabidiolo rispetto ai farmaci tradizionali usati per trattare il PTSD.
Resta in contatto con noi: non mancheremo di aggiornarti sugli ulteriori sviluppi delle ricerche riguardo a CBD e Disturbo Da Stress Post Traumatico!