Prima di parlare di glaucoma, cannabis, possibili cure ecc., cerchiamo di definire in modo semplice che correlazione esiste tra glaucoma/nervo ottico: ebbene, il glaucoma è un danno del nervo ottico causato generalmente da una pressione più alta del normale negli occhi. In altri termini, il glaucoma è una condizione che danneggia il nervo ottico nella parte posteriore dell’occhio. È il nervo che trasmette le informazioni visive al cervello, permettendoci di vedere. Il glaucoma è spesso collegato a un accumulo di pressione all’interno dell’occhio. L’aumento della pressione può danneggiare il nervo, portando a una perdita permanente della vista.
Detto questo, esiste un rapporto tra glaucoma e cannabis? Può, cioè, la cannabis rappresentare un’opzione di cura? Devi sapere che attualmente non esiste una cura nota per il glaucoma e che, inoltre, non sono stati condotti studi clinici su larga scala per riferire sugli effetti particolari che il CBD ha sulla condizione. Tuttavia, numerosi studi hanno dimostrato che la cannabis nel suo insieme – anche i ceppi ad alto contenuto di THC – possono essere un’opzione di trattamento praticabile e molto efficace.
La cannabis cura il glaucoma? No, ma può aiutare a ridurre il danno al nervo ottico.
Abbiamo detto che non esiste, ad oggi, una cura per il glaucoma. È sbagliatissimo, pertanto, affermare che la cannabis cura il glaucoma; tuttavia, si può ragionevolmente sostenere che il CBD potrebbe alleviare la pressione intraoculare dell’occhio, riducendo quindi il danno al nervo ottico e alleviando i sintomi della patologia. In generale, il glaucoma danneggia l’occhio a causa dell’eccessivo rilascio di una sostanza chimica dannosa conosciuta come glutammato, che è un composto che provoca la morte dei neuroni nella retina dopo la formazione del perossinitrito. Quanto al rapporto cannabis e glaucoma esistono, dunque, molte ricerche scientifiche che suggeriscono che i prodotti a base di CBD sono in grado di prevenire la formazione di perossinitriti dannosi. Ciò significa che il CBD fornirà la massima protezione ai nervi neuronali contro la morte delle cellule indotte dal glutammato.
Sono ancora necessarie molte più ricerche sulla relazione cannabis e glaucoma. Ma una cosa è certa: il CBD ha un potenziale.
Glaucoma: thc migliore del CBD? Ultimi e recenti studi in materia.
Per decenni è stato accettato che, in caso di glaucoma, la marijuana potesse essere utilizzata per curare questa condizione oculare che può portare alla cecità. E, come abbiamo visto, sono molti gli studi sugli effetti positivi del CBD sul glaucoma.
Tuttavia, nuove ricerche dimostrano che mentre glaucoma/THC hanno una relazione effettivamente positiva – nel senso che il THC può aiutare a curare il glaucoma, o meglio, a curare i sintomi – il CBD avrebbe l’effetto opposto e potrebbe minare l’efficienza del THC.
Il glaucoma è un danno al nervo ottico causato da una pressione più alta del normale negli occhi. Per anni, gli scienziati hanno saputo che il THC può aiutare a ridurre questa pressione. Gli autori dello studio hanno scritto che è noto da quasi 50 anni che glaucoma/marijuana hanno un rapporto, nel senso che il componente psicoattivo, il THC, riduce la pressione intraoculare. Già uno studio precedente aveva suggerito che il CBD non ha alcun effetto sulla pressione oculare, ma questo studio ha trovato risultati diversi: lungi dall’essere inattivo, è stato scoperto, invece, che il CBD impedisce al THC di abbassare la pressione oculare.
Insomma, capiamo tu possa essere un po’ confuso! Ma non sei il solo! I risultati mostrano l’assoluta necessità di ulteriori ricerche in materia di cannabis e glaucoma, e di cautela nell’uso di marijuana o prodotti a base di cannabis per curare le persone con il glaucoma.
Gli ultimi studi sollevano importanti domande sull’azione tra gli ingredienti primari della cannabis e il loro effetto sugli occhi e suggeriscono inoltre la necessità di comprendere meglio i potenziali effetti collaterali indesiderati del CBD, soprattutto a causa del suo uso nei bambini.