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La marijuana e la fertilità maschile

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Per migliorare la vita di coppia siamo spesso tentati di ricorrere a rimedi naturali, in modo tale da rinvigorire il rapporto a due e renderlo più appagante. Non bisogna andare in cerca di soluzioni astruse e particolari o pozioni magiche, tanto meno è necessario rivolgersi in primis a medicinali o farmaci. C’è un modo per ottenere risultati interessanti in questo contesto e ci viene offerto dalla pianta della cannabis. In questo approfondimento parleremo di marijuana e sessualità, cercando di mettere a fuoco gli eventuali effetti di questa pianta sulla sessualità maschile.

 

Addio ansia da prestazione, benvenuto relax nei momenti intimi

 

Conosciamo le proprietà del Cbd, il cannabidiolo ovvero un metabolita della cannabis sativa, che ci supporta nel contrasto a tutta una serie di problematiche relative sia al corpo che alla mente. Dunque viene quasi spontaneo chiedersi se e in che modo questa stessa pianta possa esserci d’aiuto anche per quanto riguarda la sfera e gli effetti sessuali.

 

Per prima cosa sarà corretto ricordare come tra le principali proprietà benefiche del Cbd ci sia quella rilassante. Assumere questa sostanza prima del rapporto, dunque, può rivelarsi molto utile per arrivare più distesi al momento intimo. Le tensioni sul posto di lavoro o in famiglia e in generale gli stress ai quali siamo sottoposti nella routine quotidiana possono infatti minare la serenità dell’atto, riverberandosi di conseguenza anche sul rapporto stesso con il partner. Da un lato la giusta quantità di Cbd, principale principio attivo della marijuana, può avere un’azione calmante in chi soffra in particolar modo di ansia da prestazione, però dall’altro è anche vero che bisogna fare attenzione al dosaggio. Troppo Cbd potrebbe dare sonnolenza, ovvero l’effetto opposto al vigore sessuale. E’ chiaro che per parlare di marijuana effetti sessuali si deve tenere presente che vi sono vantaggi ma anche potenziali svantaggi.

 

Il dosaggio di Cbd, i vantaggi e gli svantaggi a letto

 

Per quanto riguarda il dosaggio del Cbd, questo varia da una persona all’altra: indicazioni precise, insomma, non ce ne sono poiché entra in gioco una componente soggettiva. Sta alla persona trovare il perfetto quantitativo da assumere, che corrisponde alle sue reali necessità e specifiche esigenze. In tutti i casi prima di procedere con l’assunzione della sostanza e in caso di qualsiasi dubbio potrà sempre essere utile consultare un medico. Marijuana e rapporti sessuali rappresentano dunque un binomio interessante da esaminare, soprattutto perché i rimedi offerti da questa pianta sono 100% naturali. Tutto questo ovviamente al netto dei risultati scientifici, che ancora continuano ad arrivare, aprendo le porte a sempre nuove scoperte. E sono proprio questi studi a destare maggiore interesse, soprattutto per quel che concerne il campo delle conseguenze sulla fertilità maschile.

 

Fertilità maschile, spermatozoi e ricerca scientifica

 

Parlando di marijuana e fertilità maschile, uno studio pubblicato sulla rivista Human Reproduction e diffuso tramite il portale della Oxford University Press, ha chiarito dopo l’analisi di oltre un migliaio di campioni di eiaculato appartenenti a 662 uomini di circa 35-36 anni (metà dei quali aveva fumato in precedenza marijuana), come coloro che in passato avevano fatto uso di cannabis avessero una miglior conta spermatica (spermatozoi per millilitro), diversamente da chi non ne aveva fatto mai uso. Anche se, bisogna dirlo, si tratta in entrambi i casi di valori che restano nella norma. Più alta comunque la percentuale tra i non fumatori di uomini con una concentrazione di spermatozoi al di sotto dei valori nella norma. I fumatori più assidui presentavano invece valori di testosterone più alti rispetto a tutti gli altri. Infine, è risultato un numero leggermente maggiore di spermatozoi in uomini che avessero fumato in passato (superiore rispetto a quelli che ancora fumavano).

 

Che cosa si può concludere? Alla luce del fatto che la scienza ancora si interroga nel merito ed è sempre in cerca di nuove evidenze, si può dedurre come un utilizzo moderato di cannabis sembri in grado di avere effetti positivi sulla produzione di spermatozoi. Tali benefici però al tempo stesso sembrano svanire in caso di consumo prolungato e comunque frequente.

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