Ci sono molti metodi assuntivi ai quali è possibile ricorrere quando si tratta di olio di Cbd. Il cannabidiolo, metabolita della canapa sativa, è una sostanza a tratti miracolosa, che si caratterizza per avere proprietà terapeutiche e analgesiche assolute. Si comporta con il nostro organismo – interagendo con il sistema endocannabinoide – come un perfetto antinfiammatorio. Ci toglie di dosso lo stress dopo una lunga ed estenuante giornata di lavoro, offrendoci parentesi di creatività. Inoltre ci consente di migliorare la qualità del nostro sonno.
Molte persone scelgono di usare il Cbd in cucina, sia come condimento che come ingrediente principale di portate originali o rivisitate ma comunque sempre gustose. Si può procedere anche all’inalazione, ricorrendo ai liquidi e-cig al Cbd. Senza dimenticare il metodo sublinguale, semplice e veloce: si fanno scendere poche gocce di olio di Cbd sotto la lingua e qui si mantengono per alcuni secondi, per fare in modo che vengano assorbite dai tessuti della cavità orale.
In questo approfondimento ci occuperemo però dell’applicazione topica dell’olio di Cbd, ovvero dei massaggi e delle relative proprietà terapeutiche. Tenendo sempre presente che la cosa migliore da fare sarà rivolgersi ad esperti del settore, così da ottenere un risultato salutare. Lo scopo di prodotti con applicazione topica, come appunto l’olio di Cbd, è prendersi cura della zona infiammata o tesa offrendo la giusta quantità di principio attivo.
Si possono contrastare inestetismi e combattere patologie
Sappiamo bene quanto le proprietà benefiche del Cbd possano essere sfruttate a livello epidermico, soprattutto per contrastare piccoli e grandi inestetismi o determinate patologie. Basta pensare al caso dell’acne o della psoriasi ma anche della rosacea o di eventuali dermatiti: la pelle trae un immediato beneficio dall’applicazione topica del Cbd. Senza dimenticare che la tipica manipolazione che si mette in pratica per i massaggi, unita all’impiego dell’olio di Cbd, può aiutare a ridurre la tensione muscolare. Si può contribuire al complessivo rilassamento del corpo, accelerando la guarigione dopo un trauma o una lesione e riducendo in maniera netta qualsiasi stato infiammatorio.
Cosa succede alla pelle quando applichiamo l’olio di Cbd
Quando procediamo con l’applicazione topica dell’olio di Cbd sulla pelle i cannabinoidi che si trovano all’interno del prodotto vanno a interagire con il nostro sistema endocannabinoide e, in particolare, si legano ai recettori CB2 della pelle. Non andando a raggiungere il sistema nervoso né il flusso del sangue, l’olio di Cbd rimane ad agire in modo periferico sprigionando il suo effetto al 100% sulla alla zona interessata dal fastidio o dal dolore.
La scienza riconosce al Cbd importanti proprietà terapeutiche, facciamo un altro esempio per capire. Abbiamo accennato ai benefici offerti dal cannabidiolo nel contrasto alla psoriasi, un disturbo in grado di minare la propria autostima perché compromette la percezione dell’immagine riflessa allo specchio. Viene inibita la diffusione dei cheratinociti, il tipico prurito diminuisce in maniera sensibile e lentamente viene ridotto il livello di infiammazione nella zona dove si è applicato l’olio (si possono far scendere poche gocce e massaggiare come se si trattasse di una normale crema).
Ecco come si fanno i massaggi con olio di Cbd
Ci sono alcuni step da seguire quando si tratta di dedicarsi all’applicazione topica del Cbd e dunque ai massaggi relax. Le manipolazioni puntano a intercettare e sciogliere la contrattura, oltre – come detto – ad accelerare i processi di guarigione. E’ sempre bene ricorrere alla professionalità di un esperto, ad ogni modo un massaggio blando potrà essere effettuato anche in autonomia, individuando la zona del corpo da trattare. Un simile massaggio decontratturante sarà scarsamente invasivo, perfetto per ridurre – per esempio – le tensioni muscolari di collo o gambe.
Vediamo quali sono le tecniche principali per portare avanti con successo l’applicazione topica dell’olio di Cbd. Il frizionamento e lo sfioramento sono le prime che esamineremo. Sarà sufficiente far scendere il prodotto sul palmo delle mani, che verrà reso più scorrevole riducendo l’attrito e rendendo piacevole il contatto. Si può anche procedere sfregando la zona interessata in maniera vigorosa, utilizzando le dita dopo averle cosparse di olio. Altra tecnica è poi quella della pressione, mantenendo il palmo della mano semichiuso e sfruttando l’azione dei polpastrelli. Infine, si possono fare messaggi dando dei piccoli pizzicotti sull’area interessata. Per quanto riguarda l’intensità dei gesti e delle manipolazioni, molto dipenderà dal fastidio da trattare e dalla specifica area sulla quale occorre intervenire.